Riparte, secondo cronoprogramma, il cantiere della stazione EAV di Melito dopo nove anni di blocco per contenziosi.
Un cantiere già pronto, con scale mobili e cartellonistica, ma in stato di abbandono in cui i treni passano ma non si fermano. Con il completamento dell’opera si punta a riqualificare l’area nord di Napoli
La stazione Melito fa parte della linea Napoli–Giugliano–Aversa, detta anche linea Arcobaleno, gestita da Ente Autonomo Volturno ed è parte del sistema metropolitano regionale campano.
La stazione Melito (progettata dallo studio di architettura FGP) è ubicata fra le fermate Mugnano e Giugliano e assume un ruolo centrale, per riconnettere i centri urbani e per avviare processi di riqualificazione del territorio.
L’apertura della stazione risulta infatti importante in quanto serve, oltre gli abitanti dello stesso Comune (quasi 38000), anche gli abitanti delle zone confinanti nei Comuni di Giugliano in Campania, Villaricca e Mugnano di Napoli, arrivando quindi a un potenziale di oltre 40000 persone.
La Stazione può essere raggiunta da più lati e la sua forma tiene conto di percorsi che si dipanano al suo intorno e al suo interno.
Da nord vi si accede da un percorso pedonale e si può così leggere la stretta relazione dell’edificio con il tracciato dei percorsi e il disegno del parterre, i passeggeri sono accolti all’interno senza soluzione di continuità.
A est invece il prospetto è caratterizzato dalla forte chiusura verso l’esterno ed è segnato solo dall’ingresso alla Stazione stessa; ortogonale a questo è prevista la realizzazione di un viale alberato a doppia carreggiata che rappresenta il nodo di interscambio con il sistema di trasporto regionale e locale su gomma.
A mezzogiorno l’affusolato corpo costruito sembra accogliere e nascondere al contempo i viaggiatori, che alla luce accecante del sole meridionale entrano quasi furtivamente attraverso un ingresso laterale che rappresenta l’accesso privilegiato in quota.